Microsoft e lo studio sul software per parlare con chi non c’è più
Microsoft da sempre in prima linea, con nuove novità e nuovi software sempre più moderni e ricercati. Inventa il software per parlare con chi non c’è più.
Microsoft e la sua idea
Microsoft vuole creare un software che riesca a simulare la personalità di un vero essere umano e consentire, per esempio, di parlare con qualcuno che non c’è più. Secondo il sito Ubergizmo, l’azienda di Redmond ha depositato un brevetto negli Stati Uniti per consentire ad un programma, un chatbot, di parlare come una persona vivente, copiando stili e schemi di comunicazione. I chatbot sono software già utilizzati dalle aziende come risposta automatica e assistenza ai clienti.
Il programma
Il programma, che richiama scenari simili alla serie tv distopica Black Mirror, attingerebbe alle informazioni private, ai dati sociali, al materiale relativo ad una data persona accessibile tramite Pc, smartphone e social network. Il brevetto, se mai dunque venisse applicato, implicherebbe anche problemi di protezione di dati personali.
E’ un’idea in qualche modo già messa in campo da Microsoft circa cinque anni fa quando ha lanciato Tay, un chatbot per Twitter. Questo chatbot doveva simulare una teenager.
Un esperimento di Intelligenza artificiale che aveva come obiettivo quello di avviare e sostenere conversazioni con i millennial. Ma l’esperimento è durato solo poche ore, un lasso di tempo in cui Tay ha imparato le cose basilari come: salutare gli interlocutori, imparare la storia di Hitler e avanzare avance. A quel punto è stata spenta.
La Storia in breve
La Microsoft Corporation è un’azienda d’informatica con sede a Redmond nello Stato di Washington: creata da Bill Gates e Paul Allen il 4 aprile 1975, cambiò nome il 25 giugno 1981, per poi assumere nuovamente nel 1983 l’attuale denominazione.
È una delle più importanti al mondo nel settore, nonché una delle più grandi produttrici di software al mondo per fatturato
di Arianna Granziero