Google fa beneficenza: anche i colossi a Natale sono più buoni!
Google ha deciso di fare beneficenza, sfruttando il periodo di Natale, che induce tutti a essere più buoni, a quanto pare anche i grandi colossi finanziari. Per farlo ha deciso di servirsi di una delle sue più prolifiche e remunerative piattaforme: PlayStore. Di seguito vi spiegheremo tutte le modalità messe in atto dal grande motore di ricerca.
Google e la beneficenza
I vertici di Google hanno deciso che, per il periodo natalizio, sia giusto devolvere una parte dei loro immensi guadagni a iniziative benefiche umanitarie. Un forte segnale a livello sociale e una mossa di marketing per indurre chiunque possa permettersi di fare una donazione a pensare anche a coloro che, nel mondo, non trascorreranno un Natale sereno. Un’iniziativa lodevole, che di certo farà salire anche la quotazioni del colosso tecnologico.
Beneficenza su PlayStore
Per supportare il progetto di beneficenza, Google ha deciso di utilizzare la piattaforma PlayStore. Nel periodo natalizio, infatti, ci sarà un’app specifica sulla quale chiunque potrà donare una cifra a piacere a favore delle ONG umanitarie che necessitano di fondi per salvare vite umane nell’immediato. Si parla di progetti che si occupano di persone affamate, di zone in cui non c’è acqua potabile, di raccolte fondi per spedire ai bisognosi abiti, coperte e tutto quanto può servire a rendere il loro Natale più vivibile. Il progetto interesserà l’Italia ma anche la Spagna, la Francia, la Germania, il Regno Unito, il Canada e il Messico.
La donazione di Google
Non finisce qui. Non solo gli utenti potranno donare ma anche Google, alla fine, staccherà un assegno a nome dell’Azienda per supportare importanti progetti umanitari a livello mondiale. I fondi saranno prelevati proprio dai proventi di PlayStore. Quindi, scaricare app a pagamento in questo periodo significa partecipare attivamente a un progetto di beneficenza e solidarietà.
Cosa ne pensi di questa trovata di Google? Pura beneficenza o manovra di marketing per favorire l’utilizzo e il download delle sue applicazioni? Di fatto, i soldi alle ONG arriveranno e, qualunque sia l’intenzione, qualcuno potrebbe avere una vita migliore grazie a pochi clic e pochi euro.