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La startup Ai che secondo Jeff Bezos detronizzerà Google nella ricerca online

Jeff Bezos, founder di Amazon, è convinto che l’intelligenza artificiale cambierà per sempre il modo in cui cerchiamo in rete quello che ci interessa. Proprio per questo, ha investito milioni di dollari in Perplexity AI, una startup che punta a rivoluzionare la ricerca online offrendo agli utenti risposte generate dall’intelligenza artificiale.

Che cos’è Perplexy Ai?

Perplexity AI è una startup che offre una piattaforma che funge da motore di ricerca in grado di fornire risposte grazie all’intelligenza artificiale. A differenza di Google e simili, anziché generare un elenco di pagine, dà immediatamente all’utente le informazioni che stava cercando, con tanto di fonti e citazioni. Riesce a farlo perché è alimentata da una serie di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), da OpenAI al modello open-source Llama di Meta.

L’anno scorso la startup ha dichiarato di aver risolto più di 500 milioni di query nel 2023 spendendo pochi dollari di marketing e, secondo i dati di Similarweb, il suo sito web e il web mobile hanno registrato 45 milioni di visite lo scorso dicembre, rispetto ai 2,2 milioni di quando il servizio è stato reso disponibile nel dicembre 2022.

Considerando la portata innovativa del progetto della startup, quindi, non c’è da stupirsi che esperti del settore come Jeff Bezos e Nvidia abbiano scelto di sostenerla con un round di finanziamenti da 76 milioni di dollari. D’altronde, Perplexity è la startup che negli ultimi anni ha ottenuto ha ricevuto il maggior sostegno finanziario da parte di personalità di spicco come Andrej Karpathy di OpenAI o Yann LeCun di Meta.

Perplexity ai supererà davvero google?

Srinivas afferma: “Google sarà visto come qualcosa di vecchio e superato, mentre Perplexity sarà visto come qualcosa di nuova generazione e che rappresenta il futuro”.  Srinivas ritiene che il vantaggio della startup stia nell’attenzione e nella capacità di mettere a punto una serie di modelli di intelligenza artificiale dalle prestazioni ottimali, invece di concentrarsi su uno solo.

A differenza di Google, Perplexity utilizza l’intelligenza artificiale per dare risposte dirette alle domande di ricerca, invece di fornire link a siti web. Perplexity ha registrato una crescita significativa: il suo sito web e le sue applicazioni mobili hanno ricevuto 53 milioni di visite nel novembre 2023, rispetto ai 2,2 milioni del lancio del servizio nel dicembre 2022.

L’amministratore delegato dell’azienda Srinivas ritiene che rispondendo direttamente alle domande degli utenti non ci sia bisogno dei tradizionali “10 link blu” forniti dagli altri motori di ricerca. Gli strumenti di ricerca di Perplexity consentono agli utenti di ottenere risposte immediate e affidabili alle domande con fonti e citazioni. I fondi raccolti nell’ultimo round saranno utilizzati per contribuire all’adozione da parte dei clienti e all’espansione globale. Nonostante la concorrenza di operatori affermati come Google, l’attenzione di Perplexity all’esperienza utente e alla trasparenza potrebbe interessare gli utenti attenti alla privacy e i lavoratori del settore tecnologico alla ricerca di nuovi servizi che utilizzano l’AI generativa. Il CEO ritiene che in futuro sempre più persone abbandoneranno Google per rivolgersi ai chatbot basati sull’intelligenza artificiale. “Se puoi rispondere direttamente alla domanda di qualcuno, nessuno ha bisogno di quei 10 collegamenti blu”, cosi afferma Srinivas.