Zoox: il taxi elettrico ed autonomo firmato da Amazon
Si chiama “Zoox” ed è un robo-taxi a guida autonoma. Può andare a 120 km/orari e viaggiare per 16 ore con una singola carica. E’ bidirezionale e non ha nemmeno il posto guida.
Zoox, il taxi elettrico
Amazon, il marchio di maggior valore al mondo, arriva ora la sua prima auto. E’ difficile trovare una definizione per questo veicolo a guida autonoma, una specie di scatola completamente elettrica senza il posto guida, senza volante o pedali e comandi classici.
Non solo: non c’è un fronte e un retro e l’autonomia non si misura più in chilometri ma in ore di funzionamento.
Benvenuti nel futuro insomma, un robotaxi battezzato Zoox.
Come funziona Zoox
Può andare a 120 km orari e funzionare per 16 ore con una singola carica (la batteria è da 133 kW) ed è bidirezionale, perché il muso è uguale alla coda. La Zoox può quindi facilmente invertire la direzione e fare manovra come vuole, grazie anche allo sterzo a quattro ruote che consente di manovrare in spazi urbani ristretti. E qui c’è del genio: la Zoox è la prima auto che sfrutta a pieno una singolare caratteristica delle auto elettriche: hanno le stesse prestazioni sia in retromarcia che nella guida normale. Ossia stessa accelerazione, stessa velocità massima, stessi consumi.
Ma la rivoluzione non finisce qui: le porte scorrevoli sono su entrambi i lati e i sedili hanno una disposizione dei posti a sedere in stile carrozza, in modo che i passeggeri si siedano sulle panche l’una di fronte all’altra. Non ci sono volante o pedali, solo tappezzeria verde ospedale (orribile) ma sembra si stata scelta per essere facile da disinfettare. Visti i tempi… In compenso il soffitto ha un cielo stellato in stile Rolls-Royce giusto per mettere un po’ di allegria in un abitacolo che più triste di così non si può. E poi ci sono caricatori per smartphone e schermi di infotainment che danno informazioni sul viaggio e la destinazione.
“La sicurezza è una priorità: è il fondamento di tutto ciò che facciamo – spiega il Ceo di Zoox e co-fondatore Jesse Levinson – armato di una suite di telecamere, radar e sensori LIDAR, lo Zoox ha un campo visivo di 270 gradi che elimina i punti ciechi. Può seguire altri oggetti in movimento, inclusi ciclisti e pedoni, nelle sue immediate vicinanze. E ha anche un sistema airbag unico, con 100 innovazioni di sicurezza dichiarate che le auto normali non hanno”. A quali sistemi di sicurezza si riferisca il manager non è dato sapere, ma si sa che queste scatole con le ruote sono attualmente in fase di test a San Francisco, Las Vegas e ovviamente nella città natale dell’azienda di
Quattro posti e tanta tecnologia
È un veicolo compatto, di soli 3,63 metri, e può appunto trasportare quattro passeggeri, con un innovativo sistema di airbag per proteggerli e tenerli distanziati, in caso di urto. Non manca tantissima tecnologia, con la possibilità di programmare il viaggio, indicando anche le strade da percorrere, usufruendo di wifi gratis e della possibilità di ricaricare i propri device elettronici.
Come dicevamo, non c’è il sedile per il guidatore, così come non ci sono volante e pedali. Zoox può caricare le persone sia davanti che dietro, partendo in entrambe le direzioni senza doversi girare. Ha una batteria da 133 kWh che gli garantisce un’autonomia di 16 ore e una velocità massina di 120 km/h.
Un sofisticato sistema
Per viaggiare, il taxi autonomo è dotato di videocamere, radar e Lidar per individuare tutti i possibili ostacoli sulla propria strada, dai pedoni ai ciclisti, così come le altre auto. “La sicurezza è alla base di tutto – le parole dei vertici di Zoox – Il nostro veicoli ha superato i principali sistemi di crash test”.
Un sofisticato sistema
Per viaggiare, il taxi autonomo è dotato di videocamere, radar e Lidar per individuare tutti i possibili ostacoli sulla propria strada, dai pedoni ai ciclisti, così come le altre auto. “La sicurezza è alla base di tutto – le parole dei vertici di Zoox – Il nostro veicoli ha superato i principali sistemi di crash test”.
I test sono già iniziati a Las Vegas, San Francisco e Foster City, anche se non ci sono ancora informazioni definitive sull’utilizzo di questo veicolo.
di Arianna Granziero