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Il futuro delle banche è nel Metaverso

Il metaverso può essere un’opportunità importante per diversi settori economici, a partire da quello finanziario e del credito. L’ipotesi di recarsi in banca nel metaverso è la naturale evoluzione del recente fenomeno di migrazione dei clienti dalle filiali reali ai servizi digitali.

Qual è lo scopo del Metaverso per una banca?

Evidenziamo tre spiegazioni principali: occupare il campo, apprendimento, immagine della marca.

Alcune banche credono nel potenziale del metaverso. I loro investimenti sono solo volti a “occupare il campo” e bloccare l’arrivo dei concorrenti. Come nella vita reale, le banche sperano che l’acquisto di posizioni potenzialmente strategiche dia loro un vantaggio competitivo in futuro. Il ragionamento alla base di questo è un “vantaggio della prima mossa”.

Le banche sono all’inizio della loro curva di apprendimento, al di là della strategia di occupare il terreno virtuale che si trova in altri settori. La loro presenza nel metaverso è attualmente utilizzata per sperimentare nuovi modi di fornire valore ai propri clienti.

Infine, gli investimenti delle banche nel metaverso servono anche a obiettivi di immagine. Il metaverso è intimamente legato agli NFT, all’universo delle criptovalute e, di conseguenza, alle giovani generazioni. Oltre a mostrare la propria modernità ai clienti, il metaverso consente loro anche di posizionarsi bene rispetto a profili rari.

Verso la MetaBank

Le transazioni e le altre operazioni finanziarie, come in tutti gli altri ecosistemi, saranno un elemento cruciale delle interazioni del Metaverso.

Manuel Pincetti, Managing Partner Monitor Deloitte – Strategy and M&A Consulting & Banking & Capital Markets Leader, Deloitte Consulting, spiega: “Le banche tradizionali dovranno considerare quale sarà il loro ruolo nel mondo digitale, al fine di evitare la disintermediazione da parte delle Meta-FinTech (ossia le società FinTech che competono nel Metaverso). Devono essere in grado di mescolare reale e virtuale e reale, offrendo prodotti e servizi per il mondo reale attraverso canali virtuali, ma anche fornendo soluzioni per il Metaverso stesso (come un mutuo virtuale per acquistare un terreno virtuale)”.

Le MetaBank

Tra le MetaBank, ricordiamo che JP Morgan è stato il primo istituto di credito ad aprire una filiale nel Metaverso, sulla piattaforma Decentraland. Allied Bank ha aperto una filiale virtuale, accessibile con la tecnologia VR, dove i clienti possono eseguire le comuni operazioni bancarie. La banca sudcoreana Kookmin ha collaborato con Sharebox per dare ai suoi clienti l’opportunità di incontrare l’avatar del loro consulente in una filiale virtuale. Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking ha creato, in collaborazione con il Gruppo Armundia, la prima demo italiana di Metaverso bancario, con avatar personalizzabili, grafici 3D e altre funzionalità.

Pincetti suggerisce: “Per affrontare l’arrivo della MetaBank le banche dovrebbero comprendere appieno la portata del Metaverso e trattarlo come una trasformazione digitale avanzata. Devono anche mettere in discussione il loro attuale modello di business, concentrandosi su una sua innovazione basata sulla competitività e sulla costruzione di un ecosistema attorno ai principali vantaggi competitivi da offrire ai clienti. Il tutto proteggendo i loro dati e il loro network da potenziali minacce”.

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